martedì 9 luglio 2013

ancora Corigliano

Dalle cose ci si distacca. Non sei sempre tu a deciderlo e meno male, vuol dire che sotto pelle qualcosa lavora anche quando pensi di essere in pausa.
Non ho motivo ora, e ancora, di fare bilanci, eppure un confronto con quanto sia cambiato io negli ultimi quattro anni mi sembra normale. Il mondo non cambia, come dicevo qualche giorno fa a …, semmai noi cambiamo nel mondo! tutte le frenesie iniziali sulla fotografia, vedi la ricerca del genere, l'edonismo dell'autocompiacimento, l'accanito inserirsi nei privé mediatici della fotografia, quel virale (finto) bisogno di instaurare un legame col proprio modello, ed ancora la malsana linea guida progettuale come pure il senso puramente consumistico ed estetico dell'immagine, tutto questo, tutto l'essere legati alla fotografia in senso amatoriale, se ne sta andando. Non mi hanno offerto nulla di successo, sia chiaro, resto ancora nei miei spazi quotidiani…

Ancora una volta Corigliano e il suo festival di "quelli che la fotografia" ha voluto giocare un ruolo chiaro sulle mie fantastiche allucinazioni.
Di diverso o nuovo anzitutto il mio approccio. Il castello, le sale, la scalinata, l'atrio, non mi hanno emozionato. Ho salutato poche persone, quelle a tiro. Mentre ero li mi è venuta voglia di non essere li a fare quello per cui ci ero andato, avrei preferito essere in una oziosa vacanza. E la sola ragione che mi ha spinto a sedermi su una sedia difronte alla stessa persona di un anno prima è stata: perché no?
Di Denis Curti ammiro la capacità di parlare di fotografia mettendoci dentro anche le tue fotografie senza farsene accorgere. È questa è una cosa straordinaria, sul serio! Ti apre una finestra, ti mostra lo spettacolo fuori, e tu capisci dove ti trovi in quello spettacolo, che ruolo giochi.  Poi come se niente fosse ti può dire che sta aspettando di vedere un giorno davanti a se la grande bellezza, e non puoi che essere d'accordo, perché infondo almeno un comune denominatore nelle speranze di tutti noi solitari, eroici, ammalati artisti c'è: ritrovarsela  davanti, la grande bellezza.

Nessun commento:

Posta un commento